Sono saliti a 121 i Comuni che hanno aderito finora all’Assemblea della Comunità Linguistica Friulana (Aclif). È di questi giorni l’ingresso del Comune di San Michele al Tagliamento che, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ha approvato (14 voti a favore e 3 astenuti) il punto all’ordine del giorno.
San Michele, Comune friulano (riconosciuto in base ai criteri della legge 482/99) in provincia di Venezia, è anche il primo al di fuori del Friuli a chiedere di entrare nell’Assemblea, istituita dalla Regione nel 2015 con lo scopo di valorizzare e salvaguardare la “coesione territoriale, sociale ed economica delle comunità linguistiche” e di svolgere “compiti di promozione, indirizzo, progettazione, coordinamento e consultazione ai fini della tutela e della valorizzazione dell’identità linguistica e culturale delle comunità regionali”.
L’atto costitutivo dell’Aclif consente anche ai Comuni fiulanofoni al di fuori del Friuli Venezia Giulia di aderire, pur senza diritto di voto. “L’ingresso di San Michele al Tagliamento – è il commento del presidente Markus Maurmair – costituisce un salto di livello per Aclif, perché apre a un più vasto confronto e collaborazione tra le diverse realtà friulane, superando i confini amministrativi. Diamo il benvenuto ai friulani del Veneto e ringrazio il sindaco Pasqualino Codognotto e la sua amministrazione per aver creduto nel nostro progetto”.
Al momento l’organismo, con i 121 Comuni aderenti, rappresenta oltre mezzo milione di cittadini friulani.
Comunicato stampa