Odg ACLiF per ottenere per il friulano stesso trattamento in RAI del ladino

da | Giu 11, 2021

Il presidente Maurmair ha tracciato le linee d’azione per l’autunno e ha dato il benvenuto a 5 nuovi Comuni che portano a 132 le amministrazioni rappresentate dall’Assemblea

La Comunità linguistica friulana (Aclif), riunita oggi in sala Ajace a Udine, ha approvato un ordine del giorno in cui ha rimarcato “l’importanza che il palinsesto dei programmi radiotelevisivi della Rai tenga conto delle specificità culturali e linguistiche della popolazione friulana” chiedendo l’impegno  “affinché anche per la comunità friulana si possa arrivare gradualmente a un servizio almeno pari a quello che caratterizza la comunità ladina della provincia di Bolzano, linguisticamente affine a quella friulanofona: la Rai per la Provincia autonoma di Bolzano prevede una convenzione che conta 100 ore annuali di trasmissioni televisive e 352 ore annuali di trasmissioni radiofoniche in lingua ladina”.

La richiesta per una nuova Convenzione tra la Rai e la Presidenza del Consiglio di ministri che raggiunga i livelli di tutela auspicati dalla comunitò friulanofona è stata rimarcata dal presidente di Aclif Markus Maurmair alla presenza dell’assessore regionale alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti (in videocollegamento è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin).

Nell’occasione Roberti ha ricordato che “la Rai si era impegnata per una nuova Convenzione con alcuni requisiti di tutela, concordati anche grazie al Corecom, che prevedevano implementazione di risorse e di programmazione in lingua friulana e ci siamo ritrovati con una proroga. Quel primo risultato conseguito con l’atto integrativo che ha aperto la via alla programmazione televisiva era importante, ma non può essere il punto di arrivo: vogliamo – ha affermato Roberti – una piena equiparazione della tutela del friulano con quella dello sloveno, vogliamo che si avvii anche l’informazione televisiva in lingua friulana. Il percorso per arrivare ai nostri obiettivi di tutela è fatto di passi graduali, ma adesso non può subire altri rallentamenti”.

Anche rispetto all’ordine del giorno dell’Assemblea, che ha interpellato la Regione su alcuni temi, Roberti ha garantito il massimo e costante impegno nella tutela e promozione della lingua e cultura friulana.

“Il nuovo Piano di politica linguistica, ormai scaduto, è predisposto ed è pronto per l’approvazione preliminare. E’ stato calendarizzato in modo che potrà essere oggetto di confronto quando si svolgeranno le tre conferenze regionali sullo stato di attuazione delle leggi di tutela, saltate nel 2020 a causa della pandemia: si tratta di un documento preparato dall’Agenzia regionale per la lingua friulana e dalla direzione Autonomie locali ma che coinvolge la gran parte delle direzioni regionali – istruzione, infrastrutture, e-government. Già in bozza di assestamento alcune norme vanno a concretizzare quanto previsto dal Piano, ad esempio i 250mila euro di trasferimenti a Arlef per la cartellonistica in lingua friulana”.

Nel corso dell’assemblea Maurmair ha dato conto delle nuove adesioni alla Comunità che toccano oggi quota 132, tra cui i Comuni di Spilimbergo, Codroipo, Pavia, Rigolato e San Vito di Fagagna.

Nella relazione il presidente ha ricordato le attività svolte finora e gli investimenti attuati con il contributo della Regione (75mila euro per il 2020, confermati nel 2021): l’organizzazione del Convegno Rai e le lingue minoritarie, l’attivazione della segreteria in pianta stabile e l’avvio del sito internet e del servizio comunicazione, la promozione “Plui furlan in Rai”; tra le attività per l’autunno sono previste alcune iniziative sui media (l’avvio di un programma su Telefriuli con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali), l’organizzazione di un convegno sul friulano nell’amministrazione pubblica, il corso per amministratori e la segreteria telefonica bilingue per i Comuni gestita da Radio Onde furlane.

I comuni che faranno richiesta – finora hanno già aderito Castelnuovo, Pavia, Morsano, Valvasone Arzene – potranno farsi registrare la risposta telefonica automatica per la segreteria telefonica anche in lingua friulana. “E’ un’iniziativa semplice e che non costa nulla alle amministrazioni ma che può avere un significato simbolico importante: che la dignità linguistica del friulano in un’istituzione pubblica è pari a quella dell’italiano. Invito quindi i Comuni – ha affermato Maurmair – a farci richiesta: per gli utenti non c’è perdita di tempo perché dopo il messaggio inziale di saluto si può scegliere la lingua di preferenza immediatamente”.

“Continuerà il pressing sulle istituzioni per ottenere una Convenzione Rai-Governo all’altezza del friulano e la nostra campagna di adesioni per rendere l’Assemblea sempre più rappresentativa della comunità”, ha concluso Maurmair nell’assemblea che ha votato all’unanimità il bilancio.