È l’ultima delle iniziative promosse dall’Assemblea di Comunità Linguistica Friulana (ACLiF) che sta già riscuotendo tantissimo successo
“Par fevelâ cul sindic, fracait 1”. Nelle prossime settimane, l’utente che telefona in municipio potrebbe sentire una risposta registrata non solo in italiano, ma anche in friulano. È l’ultima delle iniziative promosse dall’Assemblea di Comunità Linguistica Friulana (ACLiF), organismo che rappresenta oltre 130 Comuni, che si sono aggregati per valorizzare e salvaguardare la coesione territoriale, sociale ed economica della comunità linguisticA friulana.
L’iniziativa è appena stata lanciata ma sta già raccogliendo i primi consensi, con le adesioni che sono giunte da Castelnovo del Friuli, Pavia di Udine, Morsano al Tagliamento, Valvasone Arzene, e altri Comuni della Regione si stanno informando su come adattare i propri centralini. Anche perché il servizio non comporta nessun aggravio sulle casse comunali, in quanto la proposta è a carico dall’ACLiF in collaborazione con Radio Onde Furlane.
“Per la valorizzazione e diffusione della lingua friulana – spiega il presidente Markus Maurmair – a volte anche una piccola azione può comportare effetti significativi. Per questo abbiamo invitato i Sindaci aderenti all’ACLiF a utilizzare un messaggio vocale del telefono del Comune anche in friulano, oltre che in italiano. Chi sente il friulano come lingua madre, chiamando il proprio municipio si sentirà ancora di più ben accolto nella casa comune”.
L’idea è nata riprendendo ciò che accade nei municipi ladini. Ad esempio nella segreteria telefonica del Comun General de Fascia (cioè la Comunità Montana dei Comuni della Val di Fassa, in Trentino) la risposta dell’operatore è fornita sia in italiano che in ladino.
“I Comuni che lo desiderano – continua Maurmair – potranno farsi registrare la risposta telefonica automatica anche in friulano. La soluzione adottata, peraltro, non fa perdere tempo all’utente, perché, dopo la comunicazione inziale di saluto, si seleziona la lingua preferita (italiano o friulano) e il messaggio continua in quella sola lingua. Un’iniziativa semplice e a costo zero per i Comuni, che ha un significato simbolico importante: il segnale di una pari dignità tra le due lingue”.